
Viaggio nel tempo tra valori e sapori
La magia del Natale che incanta il Garganoarticolo di Pina D'Errico
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Ecco il periodo dell' anno in cui i ritmi frenetici della quotidianità si fermano davanti ad un valore che sembrava perduto: l’autenticità. Una dote che al Gargano non è mai mancata. E’ quasi Natale.La festa diventa il momento per concedersi una pausa dall’ordinario ed è qui che si riscopre la genuinità delle cose. Più dell’evento tanto atteso, il 25 dicembre, sono i giorni che lo precedono a riempire l’aria di magiche atmosfere. Un’esplosione di colori che incornicia come un prezioso vestito uno dei più affascinanti tratti costieri del Mediterraneo.
I rami degli alberi, che resistono da millenni al vento che soffia e al mare che li accarezza, sono testimoni di una storia, una tradizione, un folklore e una cultura che ora più che mai vogliono essere raccontati. Qui, nei borghi, si possono ancora udire le musiche dei zampognari, avvolti nei loro tipici e inseparabili mantelli a ruota. Nell’aria fredda, stemperata dal caldo fumo dei camini, qualcosa sta accadendo: rinasce la fede, la speranza. E viene voglia di famiglia.
Tra le case bianche, i campanili e le campagne fischia il vento. Il focolare non è più solo una fonte di calore. Diventa un vero e proprio culto, l’idea del riposo, di pace e comunione, di legame tra persone che si amano. Ad unire sono anche i sapori del Gargano: ogni paese con la sua specialità senza alcuna distanza dalla tradizione.
Dolci dal significato simbolico come i “crustoli” che nella fantasia popolare rappresentano le lenzuola di Gesù o i “calzoncini” i guanciali su cui Lui posò il capo. E poi le “pettole”, le frittelle rustiche, rito natalizio per eccellenza. Il Natale del Gargano ferma il tempo. Suoni, colori e profumi che fanno ritrovare quei tempi perduti. Solo ora sembra accorgersi che nonostante il passare degli anni, niente è cambiato.
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