
Un Novembre che non ti aspetti
Gargano: se una notte d’autunno un viaggiatorearticolo di Pina D'Errico
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Turismo 22/11/2011 19:13
Giorni di mezzo autunno. Sul promontorio soffia un freddo che rabbrividisce alla tramontana. Le nebbie sembrano fumare il ricordo di un'estate troppo lontana e paiono annunciare che non resta che aspettare il Natale. L’orizzonte diventa un’immensa coperta adagiata sui campi e segue le forme sinuose delle colline. Eppure le spiagge isolate, il mare aggrottato e i cieli incerti sembrano voler parlare di una terra misteriosa che custodisce tesori meravigliosi.E’ questo il momento di aprire lo scrigno, di sprofondare nelle radici di questa terra, tuffarsi nella sua storia e toccare con mano le più belle e incantate cittadine: paesaggi, colori, sapori e profumi che alle più frenetiche e assolate estati non hanno nulla da invidiare. E’ l’ora di ammirare gli incantevoli borghi, sapienti cattedrali, santuari, torri e castelli. E’ il momento di penetrare boschi e foreste che si sono colorati di un arancio che arrossisce e odora di profumi nuovi. E' il momento di scoprire i piatti tipici della tradizione garganica percorrendo itinerari enogastronomici davvero unici.
Nel freddo di novembre si scoprirà un mondo caldo, accogliente e rassicurante che porta il ritmo della natura, della campagna e dei suoi frutti. E’ il mese della raccolta delle olive, i paesi si impregnano dell’aroma di “sansa”, quell’odore del frutto macinato. E’ l’occasione per vivere un’esperienza intensa, tanto più unica se si decide di visitare questo pezzo di terra selvaggia e profumata in questa fase dell’anno. E’ un dono straordinario per gli occhi e per i palati più fini grazie ai sapori unici che deliziano i sensi. Tutto questo è ancora Gargano.
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